Come fare il famoso brodo di giuggiole

Ti faccio andare in Brodo di giuggiole!

Pubblicazione: 17/11/2023

Ho scoperto solo recentemente che l’espressione “andare in brodo di giuggiole”, esprime uno stato di benessere e appagamento. Il detto deriva proprio dal piacere che si prova bevendo questo liquore preparato con le giuggiole, frutto antico conosciuto sin dai tempi degli antichi egizi e dei fenici.

Originario dell’Africa Settentrionale, il giuggiolo ha trovato la sua collocazione ideale ed il clima adatto alla sua coltivazione in Asia,  diffondendosi poi in tutta l’area del Mediterraneo. In Italia venne importato dai Romani che lo utilizzavano come pianta ornamentale e ne essiccavano i frutti per preparare delle bevande profumate.

Fu però nell’epoca rinascimentale che la giuggiola trovò la sua fama, grazie alla famiglia dei Gonzaga che nella loro residenza estiva sul Lago di Garda offrivano il brodo di giuggiole agli ospiti illustri.

Dal Rinascimento l’uso del detto. andare in brodo di giuggiole, che divenne talmente popolare da essere inserito nel primo vocabolario di lingua italiana scritto dall’Accademia della Crusca nel 1612.

Anche se la pianta di giuggiole predilige il clima caldo mediterraneo ed i terreni poveri, nel corso degli anni si è diffusa in tutta la Penisola, diventando il simbolo di una piccola cittadina in provincia di Padova, Arquà Petrarca, dove ogni anno viene organizzata una Sagra della giuggiola in cui vengono proposti numerosi prodotti a base di questo frutto ed è possibile assaggiarlo anche negli abbinamenti più insoliti e golosi.

Dettagli della ricetta

Difficoltà:

Facile

Ingredienti della ricetta

  • Giuggiole:

    350 g.

  • Alcool:

    1/2 litro

  • Limone:

    la buccia

  • Anice stellato:

    3 bacche

  • Chiodi di garofano:

    3

  • Bacca di Vaniglia:

    1

  • zucchero:

    300 g

  • acqua:

    1/2 litro

Procedimento

  • Fase 1

    Lava le giuggiole e mettile in un vaso di vetro con la chiusura ermetica insieme all’alcol, aggiungi il limone, i chiodi di garofano e l’anice stellato e lascia il tutto a macerare per un mese, scuotendo ogni tanto il contenitore.

  • Fase 2

    Trascorso questo tempo, prepara lo sciroppo con acqua e zucchero, fallo raffreddare e uniscilo al composto. Lascia il tutto a riposare per altri due giorni poi filtra e imbottiglia.

  • Fase 3

    Lascia riposare almeno 20/30 giorni prima di gustarlo.

brodo di giuggiole

Con il brodo di giuggiole si possono preparare anche i cocktail dal sapore retrò. Possiamo inserirlo anche all’interno dei dolci,  sostituendo il liquido con una parte di brodo di giuggiole.

Il brodo di giuggiole è un ottimo digestivo ed io lo bevo in inverno al termine del pasto a temperatura ambiente oppure leggermente scaldato mentre in estate preferisco sorseggiarlo ghiacciato, abbinandolo ad un buon gelato.

Inoltre viene utilizzato nei bar per preparare dei cocktail oppure  in pasticceria, io, per esempio, lo sostituisco alla saba nelle ciambelle al vino e saba.

Questo frutto viene considerato un vero e proprio toccasana per la salute, viste le tantissime proprietà di cui dispone: oltre alle proprietà digestive e metaboliche, è un concentrato di ferro, calcio, manganese, potassio e fosforo e contiene anche le vitamine B1, B2 e B6.

Per questo nella medicina tradizionale cinese ed in quella coreana le giuggiole vengono utilizzate nel trattamento di malattie come la riduzione dello stress e come lassativo lenitivo per la stipsi cronica.

Inoltre sono un valido sostegno ad un corretto funzionamento cardiovascolare e, per il loro alto contenuto di flavonoidi e glicosidi, aiutano a purificare i vasi sanguigni ed a regolare la pressione.

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