Il giorno che ci siamo incontrate per un thè ho portato due sacchetti di roveja , uno per Stefania ed uno per Eleonora .

Come polenta non l’ho mai mangiata , ma ho fatto la zuppa e i crostini ed è buona , ci vuole una lunga cottura e può essere utilizzata come tutti i legumi.Dalle mie ricerche su internet ho trovato questo.

La roveja è un piccolo legume simile al pisello anche detta rubiglio o corbello, dal seme colorato che va dal verde scuro al marrone, grigio, con sapore simile alla fava. Nei secoli passati era coltivato su tutto l’ appennino umbro-marchigiano, in particolare sui Monti Sibillini, dove i campi si trovavano anche a quote elevate: la roveja è resistente anche alle basse temperature, si coltiva in primavera-estate e non ha bisogno di molta acqua. Cresce anche in forma spontanea, lungo le scarpate e nei prati, ma nei secoli passati era protagonista dell’alimentazione dei pastori e contadini dei Sibillini con altri legumi poveri quali lenticchie, cicerchie, fave. Proprio perché cresce da sempre anche allo stato selvatico alcuni ricercatori sostengono che si tratti di un progenitore del pisello comune. Secondo altri invece è una vera e propria specie (Pisum arvense) differente da quella del pisello (Pisum sativum), in ogni caso la classificazione botanica è ancora indefinita. Utilizzata quasi esclusivamente trasformata in polenta, la farina dal lieve retrogusto amarognolo serve per fare la farecchiata o pesata: una polenta tradizionalmente condita con un battuto di acciughe, aglio e olio extravergine di oliva, buona anche il giorno successivo, affettata e abbrustolita in padella, oppure intera per zuppe mista ad altri legumi o condita per dei crostini .
La sua coltivazione è stata reintrodotta in piccolissimi appezzamenti da agricoltori che vogliono diversificare le produzioni e riscoprire, conservare e valorizzare la cucina tradizionale, tanto che nel 2006 è diventata un presidio slow food.

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Zuppetta di roveja aromatizzata all’olio di aglio 

150 gr di roveja

100 gr di pomodoro pelato

sedano ,carota, cipolla

sale , pepe, olio

Ho fatto cuocere la roveja per circa 1,30 nella pentola a pressione dopo averla tenuta a bagno per una notte . Fare in una pentola possibilmente di coccio un soffritto con gli odori , aggiungere la roveja e poi il pomodoro , lasciare insaporire per 5 min e aggiungere dell’acqua calda . Far cuocere fino a che non si è un pò ristretto il sughetto, regolare di sale e pepe e spegnere.

Nel frattempo aromatizzare l’olio con uno spicchio di aglio schiacciato , mettere in un pentolino 100 gr di olio o più, far soffriggere a fuoco basso fino a diventare di colore bruno , toglierlo altrimenti brucia e diventa amaro .

Mettere del pane raffermo in un piatto fondo, sopra la roveja e infine un giro di olio aromatizzato e pepe macinato al momento .

Vittoria Tassoni esperta in cultura gastronomica.

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