Questa è una ricetta che ha fatto Roberto Potito durante una lezione di panificazione. E’ una ricetta del suo paese d’origine A me piace molto e poi il nome la dice lunga Scacciapensieri. Ogni volta che lo faccio il mio pensiero è per Roberto , persona squisita , perché la panificazione è anche condivisione .Ho panificato per il Flash Mob di @instaifb , # iostoacasaefaccioilpane , perchè il pane è amore e ricordi !! Lascio in fondo alla ricetta le considerazioni e i ricordi di Roberto.

Scacciapensieri

Per la biga:

  • 250 g di farina bianca 00
  • 200 g di acqua tiepida
  • 4 gr di lievito di birra             ►        fermentazione: 24 ore

oppure:

  • 8 gr di lievito di birra ►        fermentazione: 18 ore
  • 10 gr di lievito di birra ►        fermentazione: 12 ore
  • 14 gr di lievito di birra ►        fermentazione: 6/ 8 ore
  • 25 gr di lievito di birra ►        fermentazione: 3 / 4 ore

Per l’impasto finale:

  • 500 g di farina integrale
  • 220 g di acqua tiepida
  • 2 cucchiaini rasi di sale fino

Inserite la biga fermentata alla farina ed unitevi tutti gli altri ingredienti

Lavorate l’impasto con molta forza ed energia oltre che con passione e sentimento, sbattendolo più volte sulla superficie del tavolo leggermente infarinata.

Modellate l’impasto ottenuto (considerate che ci vorranno almeno 15/20 minuti di lavorazione manuale) dandogli la forma di una pagnotta. Spennellate la superficie con acqua e mettetela a lievitare in luogo tiepido al riparo dalle perfide correnti d’aria fino a quando non avrà raddoppiato il proprio volume.

Bagnate nuovamente la superficie della pagnotta con acqua e massagiatela delicatamente con un po’ di farina onde non sgonfiarne la lievitazione.

Preriscaldate il forno alla temperatura di 220°/240° ed inseritevi la pagnotta, dopo 10 minuti circa abbassate la temperatura a circa 190°/200° e proseguite nella cottura per altri 40 minuti circa fino a quando la pagnotta in questione non avrà raggiunto una bella colorazione scura. Sfornate e mettete su di una gratella a raffreddare.

Ricordate che maggiore sarà il tempo di fermentazione della biga e migliore sarà il risultato in termini di digeribilità e durata del pane.

Questa ricetta, invece, è decisamente “antica”; appartiene di diritto ad una anziana signora del paese di origine dei miei genitori: ridente paesino in provincia di Avellino – San Potito Ultra –

Giovannina aveva il forno a legna nel vicolo dove tuttora abita uno dei miei zii paterni ed ogni volta che questa gentile signora panificava mi chiamava per gustare una fettona della prima pagnotta che lei sfornava. Ricordo ancora con gioia e nostalgia il profumo intenso del pane ancora caldo: sensazione fortissima ed inusuale.

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