Sono una persona testarda (non per niente sono del segno del Toro) quando mi prefiggo una meta so che devo raggiungerla e, presto o tardi, ce la faccio.
Avevo adocchiato i cardi ma erano ancora piccolini, ora sono cresciuti. Immediatamente sono riaffiorati ricordi della mia infanzia quando con mia nonna e mio padre andavamo al mare e sulla sabbia vedevamo crescere questi cardi. Li raccoglievano e li facevano in padella, ma anche con il riso quindi il passo è stato breve e tutti i profumi della mia tradizione si sono riaffacciati ed ho voluto riprovare a farlo.
Pulirei cardi non è poi così difficile, basta dotarsi di un paio di guanti da giardinaggio e un coltello affilato. Si tolgono i filamenti esterni e si lascia soltanto la costa interna.
Casualmente avevo in casa anche un barattolo di cartamo o zafferanone dell’Azienda Elisir di Lunga Vita e così ho pensato di dare anche una nota di colore! Con questi ingredienti non si poteva fallire, ne è risultato un piatto gustoso e molto piacevole da vedere.
Risotto con cardo selvatico (cardo mariano) e fiori di cartamo
Ingredienti:
- 240 g di riso Carnaroli
- 80 g di cardi già sbianchiti
- olio extravergine di oliva
- ½ bicchiere di vino bianco secco
- 1 scalogno
- brodo vegetale q.b.
- 50 g di burro
- 30 g di parmigiano Padano
- fiori di cartamo (zafferanone)
- sale
Procedimento:
Scaldare un po’di olio evo in un tegame, unire lo scalogno tritato finemente e far rosolare, poi aggiungere il riso. Lasciarlo tostare e sfumare con il vino, continuare la cottura aggiungendo il brodo un poco alla volta. Nel frattempo tagliare a pezzetti il cardo già sbianchito e aggiungerlo al riso. Proseguire con la cottura del riso aggiungendo, se occorre, altro brodo di verdure. Quando il risotto è pronto togliere dal fuoco e aggiungere il burro freddissimo e il parmigiano, mantecare facendo dei movimenti circolari e a croce, scuotere la pentola per verificare se fa l’onda. Versare nel piatto, mettere qualche filo di cartamo e servire.