I frittelloni di Civita Castellana

Pubblicazione: 07/02/2021

I frittelloni di Civita Castellana sono una preparazione tipica del carnevale della Tuscia.

A Civita Castellana il carnevale era molto importante e famoso, e in quell’occasione si preparavano i frittelloni conditi con pecorino , o con marmellata. Ancora si preparano nel periodo carnevalesco per rinsaldare il forte legame con il passato.

I frittelloni possono sembrare delle crepes ma non è così,le differenze ci sono:

  • devono essere molto sottili.
  • pochissime uova,
  • nel ripieno vi è il formaggio pecorino e/o confettura o con la ricotta
  • nell’impasto viene usata acqua, la ricetta antica prevedeva il brodo sgrassato fatto con lo zampetto di maiale, le dosi erano ad occhio.

Nei vari Comuni della Tuscia si chiamano in altri nomi più o meno fantasiosi:

  • A Valentano abbiamo le fricciolose
  • Orte, Carbognano si chiamano frittellò
  • Caprarola ha le pizzacce
  • A Tuscania, Gradoli e Montefiascone prendono il nome di stracci.
  • Vignanello sono le bertolacce,
  • A Bomarzo cappellacce.
  • Viterbo, Ronciglione, e Acquapendente le chiamano fregnacce , in effetti la preparazione è veramente semplice, tanto che, ancora oggi c’è l’espressione di dire “ hai fatto una fregnaccia” che sta a significare una cosa semplice o insignificante.

 

Il piatto con i suoi tanti nomi, risente del legame nella Tuscia con le tradizioni folcloristiche e ancora oggi viene usato nelle famiglie o durante le merende. Preparazioni simili si hanno notizie fin dal tempo degli Etruschi e nelle tavole dei Romani. Come tutte le ricette della tradizione, ogni famiglia ha la sua e le sue varianti, questa mi è stata donata dalla mia collega di Civita Castellana, Patrizia Palmieri.

Ricetta dei frittelloni di Civita Castellana

Con questa quantità ne vengono circa 12, dipende dalla grandezza della padella utilizzata.

  • 120 g di farina 00 Molino Profili Viterbo
  • 240 g di acqua
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaino di olio evo dop Tuscia presidio Slow Food – Sciuga il Molino (Montefiascone)
  • sale un pizzico
  • olio per ungere la padella
  • pecorino stagionato Falisco di Chiodetti, Civita Castellana

preparazione

  1. Sbatti l’uovo in una ciotola
  2. Aggiungi l’acqua e il pizzico di sale
  3. Unisci la farina setacciata e l’olio
  4. Lascia riposare coperta per circa due ore
  5. Ungi la padella con l’olio ( in passato si usava la cotenna del maiale)
  6. Versa un mestolo piccolo di impasto ( deve essere molto sottile) e con un movimento rotatorio distribuisci il liquido sul fondo della padella e lascia cuocere per 2/3 min
  7. Gira dall’altro lato e cuoci , poi toglila e versala su un piatto
  8. Cospargi di pecorino e arrotola
  9. Disponi su un piatto da portata e spolvera di pecorino.

Sono presenti i seguenti allergeni: latte, farina, uova.

Valore nutritivo per porzione

  • Energia ( Kcal) 134
  • Proteine (g) 2.1
  • Lipidi (g) 12
  • Carboidrati (g) 7.8
  • Colesterolo (mg) 37
  • Sodio (mg) 13.7
  • Potassio (mg) 25.6
  • Calcio (mg) 1.7
  • Fosforo (mg) 28.6
  • Magnesio (mg) 1.3

Valori nutrizionali elaborati dalla Dott.sa Letizia Ciambella Biologa Nutrizionista

info: letiziaciambella@virgilio.it

Instagram: dr.ssa_ciambella_nutrizionista

 

Il carnevale di Civita Castellana

Il carnevale Civitonico è molto antico, è conosciuto per l’energia e l’ allegria che emana. E’ una tradizione molto sentita da tutti gli abitanti e si pensa che il carnevale era presente già dal Rinascimento, oltre ad essere anche una dei più folcloristici dell’Agro Falisco. Si parla anche di carnevale che balla, questo perchè c’e tanta musica e maschere di ogni genere che ballano accompagnate dalle bande musicali.

Ospita molti visitatori e spettatori, che vengono a vedere l’evento più atteso della comunità Civitonica.

Il carnevale inizia il 17 Gennaio con l’arrivo nella piazza di un personaggio ” O Puccio ” il re del carnevale , che alla fine viene bruciato in piazza. Ogni anno ha la forma di un diverso personaggio.

Oltre ai frittelloni i piatti tipici del carnevale di Civitacastellana sono i ravioli fritti, le frappe e gli scroccafusi.

 

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